
Studiare all’estero: un’occasione per conoscere se stessi
Partire alla volta di un paese estero per motivi di studio rappresenta un’occasione formativa importante in quanto non solo arricchisce il proprio curriculum ai fini lavorativi e scolastici futuri ma garantisce un’opportunità di vita stimolante in cui apprendere una nuova lingua, usi e costumi e cultura di una nuova società.
Si tratta di una molteplicità di aspetti che consentono un miglioramento del proprio star al mondo e permetto al soggetto di esprimere al meglio se stesso.
Vivere un’esperienza al di fuori del proprio paese natio consente di maturare umanamente e professionalmente in un viaggio alla scoperta della versione migliore del proprio io con gli occhi aperti a nuove realtà.
A seguire alcuni aspetti pratici proposti da Simply Education, l’agenzia specializzata in viaggi studio all’estero, da prendere in considerazione per chi voglia o stia già vivendo un’esperienza di studio fuori l’Italia.
Studiare all’estero significa apprendere una nuova lingua senza limiti
Il primo aspetto che bisogna mettere in evidenza per chi decide di andare all’estero a studiare che sia per un periodo estivo o un tempo prolungato è che tale esperienza è il metodo migliore per apprendere una nuova lingua con la pronuncia e i suoi slang e usi comuni.
In una classe con ragazzi che parlano in un’altra lingua non è possibile isolarsi o non essere quasi vincolati a imparare un’altra lingua, interfacciarsi impone che si possa avere un dialogo seppur essenziale.
Studiare all’estero non è fare la lezione di lingua straniera una o due ore a settimana in classe, ma consiste nello stare a contatto con madrelingua ogni giorno, sia in ambito scolastico che al di fuori della scuola. Spesso nelle scuole del proprio paese si sottovaluta l’insegnamento della lingua straniera o comunque sono dedicate poche ore non sufficienti al fine di avere una dimestichezza sufficiente.
Studiare all’estero per creare nuove chance lavorative e scolastiche
Chi decide di studiare all’estero per un periodo più o meno breve incrementa le sue chance nel lavoro e in ambito scolastico.
Un’esperienza all’estero fa curriculum e consente di accedere a più posizioni lavorative. Quando si presente la domanda per un concorso o un impiego tra le varie competenze vi sono quelle linguistiche in virtù della globalizzazione e dell’abbattimento delle distanze spazio-temporali.
Lo stesso “accesso” ad alcuni percorsi scolastici impone una certa conoscenza di lingue straniere al fine di acquisire maggiori crediti e un punteggio migliore.
Studiare all’estero: impatto umano
Trovarsi in un paese dove non si è cresciuti per affrontare un percorso di studi al fine di apprendere un nuovo idioma ha un notevole impatto umano, una sorta di percorso sociologico e psicologico insieme alla scoperta degli altri e di sè stessi.
Studi sociologici e psicologici hanno dimostrato mettendo a paragone soggetti che avevano studiato all’estero con chi aveva affrontato un percorso di studi tradizionali, che i primi risultano più responsabili ed intraprendenti capaci di giostrarsi meglio nel mondo del lavoro, sono più competitivi con un carattere maggiormente aperto e socievole.
I viaggi di istruzione all’estero rappresentano il primo distacco dalla famiglia, quindi seppur avvengono in strutture protette come college, si acquisisce una certa indipendenza fin da subito come crescere nel mondo abbattendo lo scudo della non comprensione linguistica.
Conclusione
Da quanto finora affermato vivere un’esperienza di studio all’estero permette non solo di elevarsi culturalmente apprendendo una nuova lingua con un netto riscontro positivo nel lavoro e nel percorso scolastico, ma consente di migliorare sè stessi. Si evince una responsabilità maggiore, riflettori accesi su sè stessi e occhi aperti al mondo!